Come funziona lo scatto alla risposta?

scatto alla risposta

Il cosiddetto scatto alla risposta si riferisce alla tariffa fissa adottata da tutti gli operatori (siano essi mobili o fissi), associato ad ogni telefonata, che non varia in base al numero di minuti della chiamata. Pertanto, si tratta di un costo fisso che si verifica quando due utenti sono impegnati in una telefonata, anche quando si fa una chiamata con addebito.

Per le chiamate nazionali, questa tariffa fissa viene addebitata al chiamante.

Piano con scatto alla risposta o chiamate illimitate: quale conviene?

Tuttavia, per l’ultima generazione di abbonati, ovvero coloro che pagano un canone mensile in cambio di chiamate illimitate verso i telefoni fissi, lo scatto alla risposta non esiste più. D’altra parte, se scegli un canone più basso, ci sarà lo scatto alla risposta. Se utilizzi molto il telefono, è ovvio che non dovresti scegliere una tariffa che includa lo scatto alla risposta. In caso contrario, puoi scegliere una tariffa più bassa pagando lo scatto alla risposta.

Innanzitutto, supponiamo di avere due tariffe disponibili. La prima costa 30 euro al mese per chiamate illimitate senza scatto alla risposta. La seconda, invece, propone una tariffa di 23 euro al mese, sempre per chiamate illimitate, ma questa volta è previsto uno scatto alla risposta. La differenza tra le due è di soli 7 euro. A questo punto bisogna dividere 7 per 0,18 cent di scatto alla risposta. Il risultato è 38, che è il numero di chiamate che si possono effettuare in un mese pagando 30 euro. Ovviamente, se sai che usi di più il telefono e fai più chiamate, allora dovresti scegliere un abbonamento fisso che non includa lo scatto alla risposta, così risparmierai. Se invece effettui meno chiamate mensilmente, sceglierai il canone che include lo scatto alla risposta e costa un po’ meno al mese.

 

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